Ogni individuo trae soddisfazione dal suo ruolo all’interno della sua comunità di riferimento. Ci sentiamo entusiasti quando siamo al top, contribuiamo, siamo stimati ed utili. E ci sentiamo male e depressi quando siamo sotto la media e deludiamo le nostre stesse aspettative.
Se deludiamo le nostre aspettative stiamo male, se le raggiungiamo ci sentiamo bene.
Dal punto di vista evolutivo, questo potrebbe essere un modo in cui i nostri geni fanno selezione all’interno di un gruppo: gli individui meno adatti si deprimono ed auto-escludono, quelli più adatti ricevono un bel bonus alla confidenza ed alla possibilità di generare prole.
Il gruppo, di fronte agli individui meno “utili”, tende ad escluderli ulteriormente, in modo più o meno esplicito. Lo facciamo anche oggi.
Tutto è brutale ma funzionerebbe anche in piccola scala. Il problema di oggi è che non esiste più un gruppo di riferimento affidabile. Siamo spesso sui social a vedere le cose finte che persone artificiali e bot russi vi postano. Buona parte di ciò è finzione, l’altra è completamente disconnessa dal contesto in cui viviamo e da ciò che sarebbe davvero importante per noi.
Risultato?
Finiamo come i tanti utenti depressi su Reddit perché non hanno preso 30 all’esame come tutti, non hanno una RAL a 6 cifre come tutti o perché i loro genitori non ha giocato con loro il minimo sindacale di 6 ore al giorno ad ogni singolo costosissimo gioco Montessori.
Cosa puoi farci?
Uno: renditi conto di quanto è ridicolo fare questo tipo di confronti, anche se ti viene naturale.
Due: manipola il tuo contesto sociale. Prendi come riferimento gruppi che fanno cose in cui credi ed in cui hai potenziale. Non confrontarti con tutti, buona parte delle persone non è la tua tribù. Scegli una tribù e cerca di starci bene dentro.
Oggi abbiamo anche una bella possibilità: hai accesso ad una marea di gruppi di riferimento molto diversi tra loro, tutti a portata di click - bici - aereo. Scegline uno tu, non lasciar fare all’algoritmo o al caso.